L'Operazione
Albatros (clicca per vedere l'adesivo Uff.le) si svolse nel periodo 1993-1994 da unità delle
Brigate Alpine "Julia" e "Taurinense" in Mozambico. La guerra civile in
Mozambico ebbe inizio già nel 1964: un conflitto interno che
non conobbe mai interruzioni e che procurò morte e
sofferenze immani tra la popolazione. Il movimento Renano, un gruppo di
ribelli si oppose fin dal 1975, momento in cui l'ex colonia portoghese
si proclamava indipendente. Si affrontarono il Fronte di liberazione
Mozambicano contro la Renano che costituiva la Resistenza Nazional
Mozambicana. La guerra civile, con le carestie dovute alla
siccità, ebbero il picco in negativo nel 1992; quando le
vittime furono migliaia ed i profughi salirono ad oltre 1.700.000
unità. Finalmente i due fronti nel 1992 decisero che la pace
fosse l'unica soluzione ed a Roma i due opposti leader firmarono sotto
osservazione dell' ONU un trattato di pace con annesse clausole: prima
fra tutte il ritiro delle armi, delle milizie e l'iter per conseguire
l'equilibrio per l'effettuarsi di elezioni libere e democratiche. Per
rendere meno difficile tale obiettivo l'ONU inviò nella zona
6500 caschi blu per controllare e regolamentare il processo di
"normalizzazione". La missione Unomoz, dislocò lungo il
corridoio di "Beira" il proprio contingente in una striscia di 290 km.
che garantì lo sbocco nell'Oceano Indiano allo Zinbabwe. La
ferrovia e importanti vie di comunicazione furono
protetti dagli attacchi dei ribelli (Renano). L'Italia
nel 1994 inviò 1030
uomini della Brigata Alpina Taurinense e Julia.
Ciò costituì un importante servizio logistico e
sanitario a tutte le forze ONU presenti nella regione.
Dal 2 maggio '94, ebbe termine il ripiegamento della maggior
parte dei reparti, ma 230 uomini ebbero il compito
di
continuare a fornire il sostegno sanitario a favore del
personale ONU: tale operazione prese il nome di:
ITALFORALBATROS2.
Il Gruppo Udine mandò anchesso il suo
contingente e noi tutti ne andammo orgogliosi; ancor più nel
vederli ritornare con sul capo il loro amato basco blu, ma
nel cuore la fierezza d'esser artiglieri alpini con la penna nera !!!
Tire e tas!